Azioni della Scuola per l'inclusione scolastica
Analisi del contesto per realizzare l'inclusione scolastica
Il Piano Annuale Inclusione (PAI), così come delineato nel D. Lgs. del 13/04/2017 n. 66 agli articoli 4 e 8, rappresenta la concretizzazione della qualità dell’inclusione scolastica ed è parte integrante del processo di valutazione delle istituzioni scolastiche (art. 6 del DPR 28/03/2013). Esso si esplicita in un documento che riassume una serie di processi pedagogico-didattici finalizzati a migliorare l’azione educativa della scuola. Viene elaborato dopo un’attenta lettura dei bisogni della scuola, una verifica dei progetti attivati e un’analisi dei punti di forza e delle criticità che hanno accompagnato le azioni di inclusione scolastica realizzate nel corso del triennio. L’azione è centrata sui bisogni educativi dei singoli alunni, sugli interventi pedagogico-didattici da effettuare nelle classi, sugli obiettivi
programmati e sul livello di coinvolgimento dei diversi soggetti attivi nell’elaborazione e nell’attuazione dei processi di inclusione. La finalità della didattica inclusiva è far raggiungere a tutti gli alunni il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe.
Nella prospettiva della didattica inclusiva, le differenze non vengono solo accolte, ma anche stimolate, valorizzate, utilizzate nelle attività quotidiane per lavorare insieme e crescere come singoli e come gruppo.
Inclusione e differenziazione
Punti di forza:
Gli indicatori forniti dal MIUR mostrano che l'Istituto ha attuato diverse azioni per favorire l'inclusione. Esiste una specifica funzione strumentale, un docente con grande competenza ed esperienza di insegnamento, che si occupa di coordinare tutte le attività e gli interventi relativi all'inclusione. Il docente in questione si occupa di redigere in collaborazione con i consigli di classe, le famiglie ed i referenti del SSN, il PEI E PDP specifici per studenti con BES e i PFP, tenuto conto della diagnosi di ciascuno e il raggiungimento degli obiettivi previsti viene monitorato all'interno di ogni CdC, tramite opportune attività di verifica e valutazione ( al termine di ogni quadrimestre). Le attività di inclusione sono condotte anche con la piena collaborazione di soggetti esterni, come le associazioni dei genitori. Ogni anno scolastico sono posti a calendario incontri con esperti sul tema dell'inclusione, percorsi formativi specifici per i docenti, attività di sensibilizzazione sui temi della diversità, dell'inclusione, del riconoscimento di stereotipi e pregiudizi rivolte ad alunni, studenti e docenti, o anche rivolti alle famiglie. Sono pochissimi gli studenti con nazionalità non italiana e la loro integrazione è pressoché totale e completa. L'individuazione degli studenti meritevoli e di quelli fragili viene effettuata attraverso l'analisi di tutta una serie di dati quali le prove d'ingresso, l'osservazione sistematica degli allievi durante le attività svolte, gli esiti desumibili dalle valutazioni, i
risultati delle prove INVALSI. Per tali alunni la scuola progetta percorsi adeguati, volti a garantire il successo formativo di chi si trova in difficoltà e a potenziare le competenze di coloro che si collocano fra le eccellenze. All'interno dei corsi di recupero, che si tengono soprattutto al termine del secondo quadrimestre, si svolgono anche una serie di attività che non sono evidenziate dagli indicatori forniti
dal MIUR e che si svolgono nel corso dell'anno scolastico, ad esempio: supporto pomeridiano per lo svolgimento dei compiti o sportello didattico, recupero e potenziamento realizzati utilizzando le cattedre di potenziamento, partecipazione a corsi e progetti in orario curricolare o extracurricolare, partecipazione a concorsi e gare ecc. Le pause didattiche suppliscono, quando necessario, alla
mancanza dei corsi di recupero. Si ribadisce che i docenti mostrano una generale disponibilità nel supportare e rafforzare gli studenti deboli o potenziare e guidare quelli con buone capacità. Gli esiti delle attività di recupero e potenziamento sono monitorati attraverso le attività di verifica e valutazione che ne costituiscono parte integrante. Si precisa, infine, che si coinvolge l'ASP di Trapani per fornire agli studenti, specialmente a quelli disagiati, un supporto psicologico, ma si fa presente che all'interno della scuola esiste uno sportello di ascolto, con un esperto a disposizione degli alunni più fragili.
Punti di debolezza:
-I docenti curricolari non sempre utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva; ciò e' determinato principalmente da una superficiale conoscenza del problema e delle leggi corrispondenti, per cui bisognerebbe lavorare su una maggiore formazione del personale docente.
- Necessita' di prevedere un momento di ritorno su strumenti e pratiche didattiche adottate e sulla loro efficacia come base di partenza e archivio di buone pratiche che diventi patrimonio condivisibile tra i docenti dell'Istituto.
- E' opportuno cercare delle strategie per superare le difficolta' legate al fatto che le attività di recupero e potenziamento si svolgono, in genere, nel pomeriggio, per cui gli studenti fuori sede possono partecipare soltanto a prezzo di gravi disagi logistici (ad esempio: orario di mezzi di trasporto pubblico per il ritorno molto scomodi). -Per massimizzare l'efficacia educativa della scuola e' necessario che i genitori siano maggiormente coinvolti nella vita scolastica, realizzando con i docenti uno sforzo comune per l'educazione culturale e sociale dei ragazzi.
- È necessario aumentare la partecipazione a gare o competizioni interne ed esterne alla scuola, attualmente presenti all'ambito dell'Elettronica e della "Navigazione". Si avverte l'esigenza di valorizzare le eccellenze, anche attraverso l'individuazione sistematica delle svariate possibilità offerte da varie realtà pubbliche e private.
Composizione del gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI):
Dirigente scolastico
Docenti curricolari
Docenti di sostegno
Personale ATA
Specialisti ASL
Associazioni
Famiglie
Definizione dei progetti individuali
Processo di definizione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI)
All’inizio dell’anno scolastico il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, vista la documentazione degli alunni con disabilità iscritti nella scuola e sentite le famiglie, procede all’assegnazione dei casi ai docenti di Sostegno. Il Docente di Sostegno, dopo un adeguato periodo di osservazione e in collaborazione con i docenti del C.d.c. procede alla redazione del P.E.I., che viene approvato dal G.L.O. entro il 30 Novembre.
Soggetti coinvolti nella definizione dei PEI
Il PEI è elaborato e approvato dal Gruppo di Lavoro Operativo (GLO). Il GLO è presieduto dal Dirigente Scolastico e vi partecipano: i docenti del Consiglio di Classe, i genitori dell’alunno (o chi ne esercita la responsabilità genitoriale), il docente Funzione Strumentale per l’Area dei Bisogni educativi Speciali, il referente dell’ASP e tutte le figure professionali interne ed esterne coinvolte nel processo di formazione e di cura dell’alunno.
Modalità di coinvolgimento delle famiglie
Ruolo della famiglia
I percorsi e le scelte didattiche personalizzate sono condivise con le famiglie. Si punta alla corresponsabilità educativa, in particolare nella gestione dei comportamenti e nella responsabilizzazione degli alunni rispetto agli impegni assunti, attraverso periodiche e/o costanti comunicazioni e colloqui scuola- famiglia.
LA FAMIGLIA • Fornisce certificazione sanitaria al momento dell’iscrizione • Partecipa ai PEI • Collabora con insegnanti curricolari e di sostegno al fine di progettare percorsi educativo-didattici personalizzati
Modalità di rapporto scuola-famiglia
• Coinvolgimento in progetti di inclusione
Risorse professionali interne coinvolte
Docenti di sostegno Partecipazione a GLI
Docenti di sostegno Rapporti con famiglie
Docenti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Docenti di sostegno Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori, ecc.)
Docenti curriculari (Coordinatori di classe e simili) Partecipazione a GLI
Docenti curriculari (Coordinatori di classe e simili) Rapporti con famiglie
Docenti curriculari (Coordinatori di classe e simili) Tutoraggio alunni
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Assistenti alla comunicazione Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
Personale ATA Assistenza alunni disabili
Rapporti con soggetti esterni
Unità di valutazione multidisciplinare - Analisi del profilo di funzionamento per la definizione del Progetto individuale
Unità di valutazione multidisciplinare - Procedure condivise di intervento sulla disabilità
Unità di valutazione multidisciplinare - Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Associazioni di riferimento - Procedure condivise di intervento per il Progetto individuale
Associazioni di riferimento - Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo per l’inclusione territoriale - Procedure condivise di intervento sulla disabilità
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo per l’inclusione territoriale - Progetti territoriali integrati
Rapporti con privato sociale e volontariato - Progetti a livello di reti di scuole
Valutazione, continuità e orientamento
Criteri e modalità per la valutazione
Il filo conduttore che guiderà l’azione dell’Istituto è quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni, pertanto tutti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. I Consigli di Classe individuano le modalità di verifica dei risultati raggiunti con prove assimilabili a quelle del
percorso comune e stabiliscono, in accordo con i Dipartimenti disciplinari, i livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la congruità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva. Per gli alunni con Disabilità la valutazione tiene conto dei risultati conseguiti nelle varie aree e deve essere sempre considerata come valutazione dei processi e non
solo come valutazione della performance. La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e all’attività (comma 4, del testo unico di cui al decreto Legislativo n.297 del 1994), ed è espressa con voto in decimi corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonei a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al Piano Educativo Personalizzato, a cura dei docenti componenti il c.d.c. Agli alunni con disabilità che non conseguono il diploma è rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per il riconoscimento di crediti formativi validi per l’accesso ai percorsi integrati
di istruzione e formazione Sono presenti GRIGLIE DI VALUTAZIONE per alunni con disabilità certificata: 1. PROGRAMMAZIONE PERSONALIZZATA CON OBIETTIVI MINIMI 2. PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALIZZATA CON OBIETTIVI DIFFERENZIATI
Continuità e strategie di orientamento formativo e lavorativo
Coinvolgimento nelle attività realizzate dalla scuola per gli alunni delle classi terminali e nei progetti di PCTO